Il fenomeno dell’abuso edilizio è purtroppo diffuso in molte parti d’Italia, e le aree a sud di Milano non fanno eccezione. Sanare un abuso edilizio ereditato richiede attenzione, precisione e il rispetto delle normative vigenti.
Vediamo i passaggi necessari per sanare un abuso edilizio ereditato a sud di Milano.
Cos’è un abuso edilizio?
Un abuso edilizio si verifica quando un’opera viene realizzata senza i necessari permessi o in difformità rispetto a quanto previsto dalle normative urbanistiche e edilizie.
Gli abusi edilizi sono molto comuni in Italia e spesso i proprietari di casa non sono consapevoli di queste irregolarità, poiché risalgono a periodi precedenti all’acquisto dell’immobile. Un abuso edilizio ereditato può comportare conseguenze gravi, sia amministrative che penali, e interessano sia le imprese che hanno effettuato i lavori sia i proprietari degli immobili.
Identificazione dell’abuso
Il primo passo è identificare con precisione la natura e l’estensione dell’abuso edilizio ereditato.
Questo può richiedere una consulenza tecnica da parte di un professionista del settore, come un geometra o un architetto, che possa effettuare un sopralluogo e redigere una relazione dettagliata.
Esistono vari tipi di abusi edilizi, tra cui:
- Costruzioni senza permesso: edifici eretti senza autorizzazioni.
- Cambi di destinazione d’uso non autorizzati: modifiche dell’uso di un immobile senza le dovute autorizzazioni.
- Ampliamenti e innalzamenti: aggiunta di nuove superfici o volumi.
- Modifiche interne: cambiamenti strutturali come l’abbattimento di tramezzi senza permesso.
Verifica della sanabilità
Non tutti gli abusi edilizi sono sanabili: è necessario verificare se l’opera abusiva può essere regolarizzata secondo le normative urbanistiche vigenti.
Fortunatamente, esistono modalità per rimediare agli abusi edilizi, specialmente se compiuti in modo involontario.
Gli interventi che non contrastano con il piano regolatore del comune in cui si trova l’edificio sono generalmente sanabili. Ad esempio, la costruzione di tettoie, l’apertura di nuove porte o finestre, e l’abbattimento di tramezzi possono essere sanati attraverso specifiche procedure di sanatoria.
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Presentazione della domanda di sanatoria
Se l’abuso risulta sanabile, è possibile presentare una domanda di sanatoria presso l’ufficio tecnico del comune. La domanda deve essere corredata di:
- Relazione tecnica
- Documentazione fotografica
- Progetto dell’opera realizzata
- Dichiarazione di conformità urbanistica
In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente presentare una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) tardiva.
Abusi edilizi ante 1967
Il 1967 è un anno cruciale per le normative edilizie italiane. Prima di allora, molti edifici non avevano titoli edilizi coerenti con i piani regolatori e risultano quindi abusivi.
La legge attuale consente di sanare questi abusi tramite il Superbonus 110%, presentando una CILA-Superbonus, integrando così i lavori di ripristino nella ristrutturazione senza pagare sanzioni.
Pagamento delle sanzioni
La sanatoria prevede il pagamento di sanzioni pecuniarie che variano in base alla gravità dell’abuso e alla normativa locale.
È importante calcolare correttamente l’importo delle sanzioni e versarlo nei tempi stabiliti.
Attesa dell’esito
Dopo la presentazione della domanda e il pagamento delle sanzioni, l’ufficio tecnico del comune esaminerà la pratica.
Questo processo può richiedere diversi mesi, durante i quali potrebbero essere richiesti ulteriori documenti o chiarimenti.
Regolarizzazione dell’abuso
Se la domanda viene accolta, l’abuso edilizio verrà regolarizzato e verrà rilasciato un certificato di sanatoria.
Questo documento attesta che l’opera è conforme alle normative vigenti e che non sussistono più irregolarità.
Sanare un abuso edilizio ereditato
Se erediti un immobile con abusi edilizi, dovrai affrontare la situazione seguendo le stesse procedure di qualsiasi altra irregolarità edilizia. È importante presentare la richiesta di sanatoria entro 90 giorni dall’accertamento dell’abuso.
L’ufficio comunale avrà poi 60 giorni per pronunciarsi sulla tua richiesta.
Abusi non sanabili
Non tutti gli abusi edilizi possono essere sanati.
Gli abusi insanabili sono quelli che non rispettano né le normative attuali né quelle in vigore al momento dell’abuso. In tali casi, la legge impone la demolizione dell’opera.
Se l’abuso riguarda una parte del fabbricato e la demolizione comprometterebbe la stabilità dell’edificio, si può optare per una sanzione pecuniaria.