Come è possibile vendere una casa ricevuta in donazione? Leggi l’articolo per non avere complicazioni.
Se hai intenzione di mettere in vendita una casa che ti è stata ricevuta in donazione, prima di accingerti a fare ciò, è necessario che tu faccia molta attenzione perché la corrispondente operazione potrebbe sortire degli effetti indesiderati. Se in passato ti sei già trovato nella situazione in cui dovevi rivendere una casa pervenuta in donazione, allora avrai sicuramente acquisito una certa esperienza in merito e sai quali potrebbero essere i problemi a cui puoi andare incontro.
Se invece questa situazione è totalmente nuova per te e non hai mai sentito parlare dei problemi che possono scaturire dalla compravendita di case ottenute in donazione, allora è meglio che ti metti comodo perché questo articolo ti spiegherà in maniera concisa e semplice tutto quello che devi sapere.
La conoscenza della legge è fondamentale
Innanzitutto devi sapere che, nell’eventualità in cui muoia una persona, la legge italiana tutela gli eredi legittimari garantendo loro una parte dell’eredità indipendentemente da quello che la persona defunta ha scritto nel testamento. Tali eredi legittimari sono i figli legittimi e naturali, il coniuge e gli ascendenti legittimi (ovvero genitori, nonni e tutti i parenti legati da un vincolo di filiazione con il de cuius, ovvero il testatore).
Bisogna sottolineare inoltre che nel calcolo della quota spettante ad ognuno degli eredi la legge considera anche tutte le donazioni fatte dal de cuius nel corso della sua vita. Pertanto per chi in precedenza ha ottenuto una casa in donazione, potrebbe esserci il rischio di aver leso i diritti degli eredi legittimari con conseguente possibile revoca o riduzione della stessa donazione.
Da quanto letto finora, puoi intuire quanto sia spinoso l’argomento: la scelta di vendere un immobile ottenuto in donazione a te o ad altri prima di te, comporta il rischio di cacciarsi in una situazione in cui gli eredi legittimari potrebbero richiedere il rimborso della propria quota o (nel caso più grave) la restituzione dello stesso immobile, nel caso in cui tu l’abbia ricevuto direttamente a titolo di donazione.
Cosa accade nella compravendita di una casa ottenuta in donazione
La prima cosa da dire è che, al fine di evitare di incappare in complicazioni, molti possibili acquirenti evitano compravendite in cui l’immobile in oggetto è stato pervenuto in donazione. Altro motivo è che le banche, quando si parla di acquisto di case pervenute in donazione, non concedono mai nè mutui nè finanziamenti di alcun tipo. Il motivo è presto spiegato: l’oggetto di garanzia del mutuo verrebbe a mancare nel caso di restituzione della casa. Non solo, la donazione può essere vista come un pregiudizio per l’acquirente dal momento che, in assenza di dichiarazione (sul contratto preliminare) del fatto che l’immobile è in donazione, la situazione che ti si potrebbe presentare è quella in cui lo stesso acquirente richiede la risoluzione del contratto per mancata informazione circa la suddetta condizione della casa.
In quali casi questi problemi non devono spaventare chi vuole vendere una casa che proviene da donazione?
Tutto quello detto finora deve spingerti ad affidarti a seri professionisti, i quali prima di dare inizio alla vendita analizzeranno tutti gli aspetti in modo da prevedere tutti i possibili rischi relativi alla donazione. Non sempre, infatti, la donazione costituisce un problema. I casi in cui essa non può essere revocata sono due:
- Se il donatore dell’immobile è deceduto da più di dieci anni.
- Se la donazione è stata eseguita da più di vent’anni
Tralasciando questi casi, quello che si dovrebbe fare è investigare sulla possibile presenza di eredi legittimari sconosciuti ( come ad esempio dei figli non riconosciuti, avuti esternamente al matrimonio) e accertarsi che il capitale sia tale da soddisfare le loro possibili richieste di eredità, in modo da evitare che gli stessi eredi si rifacciano sull’immobile.
Solo così avrai la possibilità di vendere l’immobile con maggiore serenità tranquillizzando e assicurando il potenziale acquirente sul suo acquisto, senza il rischio che esso si diriga verso un’altra scelta per paura di avere problemi futuri sulla casa. Se ciò non dovrebbe essere sufficiente a convincere il cliente, o peggio le condizioni precedenti siano difficilmente constatabili, puoi tranquillizzare l’acquirente proponendogli una copertura assicurativa che annulli così il rischio derivante dall’acquisto dell’immobile di provenienza donativa.
L’importanza dello specialista
Per eliminare l’eventualità di perdere una casa pervenuta in donazione, rischiando di rimetterci anche dei soldi, l’unica soluzione è rivolgerti ad un specialista del campo. Vale dire una persona che prima ancora di avviare la compravendita sia in grado di risolvere la situazione, uno competente capace di eseguire le opportune verifiche e, sopratutto, parlando di donazione, che abbia la risposta pronta a tutti i dubbi e le incertezze dei potenziali clienti, capendo la psicologia di un individuo che si trova ad acquistare un qualcosa che è stato oggetto di donazione e che quindi oggi potrebbe essere suo e domani non più.
È palese che il parere di un esperto nel campo immobiliare possa stimolare il cliente dubbioso all’acquisto dell’immobile, poiché egli così sarà sicuro di vere tutela e protezione. Se ci pensi, questo atteggiamento è giustificabile, perché è esattamente quello che avresti fatto anche tu se ti fossi trovato nella sua stessa situazione.