In linea con la transizione ecologica, è in arrivo il reddito energetico 2024, l’incentivo che mira a sostenere nuclei familiari con basso ISEE nell’adozione di un impianto fotovoltaico.
La misura è pronta: l’incentivo nazionale può già essere richiesto. Vediamo come.
A cosa serve
Il nuovo strumento mira a diffondere l’utilizzo dell’energia solare attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico: l’obiettivo è promuovere l’utilizzo di pannelli destinati all’autoconsumo energetico.
Il risultato sarà un abbattimento dei costi energetici per le famiglie e una minor dipendenza del paese da fonti energetiche non rinnovabili.
Cos’è il reddito energetico 2024?
L’incentivo è regolato dal Decreto Ministeriale 8 agosto 2023, emanato dal Ministero dell’Ambiente.
Si aggiunge ai bonus già in vigore, incentrati sull’efficientamento energetico e la riqualificazione edilizia.
A partire dal 2023, diverse regioni avevano già implementato la misura a livello locale. Ora per la misura, estesa a livello nazionale, è stato stanziato un fondo di 200 milioni di euro, da utilizzare nel periodo 2024-2025.
I beneficiari
L’incentivo finanzia per l’installazione di un impianto fotovoltaico: per usufruire del bonus, le famiglie devono soddisfare specifici requisiti.
- Il bonus può essere richiesto con un ISEE fino a 15.000 euro, che sale a 30.000 euro per famiglie con almeno quattro figli.
- Non è possibile accumulare l’incentivo con altri bonus o agevolazioni di natura statale, regionale o europea, come ad esempio l’Ecobonus.
- Occorre essere residenti nella regione in cui viene richiesto il contributo economico.
- Il beneficiario deve avere la proprietà legale delle strutture su cui verrà installato l’impianto fotovoltaico, e deve impegnarsi a mantenerlo in funzione per un periodo di tempo stabilito.
L’autoconsumo
La misura prevede una particolare garanzia: il diritto all’autoconsumo. Il nucleo familiare beneficiario dell’entrata energetica. può trattenere e utilizzare l’intera energia prodotta.
I beneficiari possono consumare l’energia prodotta ma non possono immagazzinare quella non utilizzata, che deve essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società controllata dal Ministero dell’Economia, per la vendita.
I proventi saranno reinvestiti nel fondo per consentire ad altre famiglie di beneficiare dell’incentivo.
Richiedere l’incentivo
Per richiedere il reddito energetico, è necessario inoltrare un’istanza direttamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE). L’importo del finanziamento può raggiungere fino a 11.000 euro per ogni impianto installato, ma varia a seconda della regione di residenza del richiedente.
Per impianti più piccoli, le famiglie avranno la possibilità di installarli senza alcun costo. Per quelli più grandi, l’incentivo coprirà solo una parte delle spese.
Dopo l’accettazione della domanda, il beneficiario dovrà firmare una convenzione specifica con il GSE, in cui si impegna ad utilizzare l’energia elettrica prodotta localmente per l’autoconsumo e a cedere eventuali crediti accumulati al GSE.
Per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di CO2 e promuovere la riqualificazione energetica degli edifici, è essenziale sostenere le famiglie, specialmente quelle in difficoltà economica: questo programma offre un sostegno prezioso per ridurre le emissioni e promuovere un’economia energetica sostenibile.