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Guida completa al Certificato di agibilità: cos’è e come si ottiene

certificato di agibilità

Devi vendere o affittare casa? Tra le varie pratiche di cui occuparti, assicurati di avere il certificato di agibilità tra i documenti dell’immobile.

Cos’è esattamente questo certificato, come si ottiene, chi lo rilascia e quanto costa?

Vediamo tutte le informazioni necessarie.

Cos’è il certificato di agibilità?

Secondo l’articolo 24 del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001), il certificato di agibilità attesta la sicurezza, l’igiene, la salubrità e il risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati, conformemente alla normativa vigente.

Spesso confuso con il certificato di abitabilità, l’agibilità si applica anche agli immobili non residenziali.

Certificato di abitabilità e agibilità: le differenze

Un tempo, c’era una distinzione tra il certificato di agibilità e quello di abitabilità, con due certificazioni separate:

  • Certificato di abitabilità: Riguardava gli immobili a uso residenziale.
  • Certificato di agibilità: Applicabile agli immobili non destinati a residenza.

Con l’introduzione del D.Lgs. n. 222/2016, queste certificazioni sono state unificate tramite la Segnalazione Certificata di Agibilità.

La segnalazione  certificata di agibilità

La Segnalazione Certificata di Agibilità è un’autocertificazione che il proprietario dell’immobile deve inviare al Comune tramite lo sportello telematico SUAPE, entro 15 giorni dalla conclusione dei lavori.

Questa procedura semplifica il processo, unificando le vecchie certificazioni di abitabilità e agibilità in un unico documento.

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Quando è obbligatorio?

Il certificato di agibilità è richiesto per varie tipologie di interventi edilizi, tra cui:

  • Nuove costruzioni: Include tutti i progetti di edificazione da zero.
  • Ricostruzioni o sopraelevazioni: Si applica sia a interventi completi che parziali di ricostruzione di edifici esistenti o aggiunta di nuovi livelli.
  • Interventi su edifici esistenti: Soprattutto quelli che possono influire su igiene, sicurezza, salubrità e risparmio energetico degli edifici e dei relativi impianti.

Come richiederlo

Puoi presentare la domanda personalmente o tramite un tecnico di fiducia.

Entro 15 giorni dal completamento dei lavori, devi recarti allo Sportello Unico del tuo comune con:

  • Richiesta di accatastamento dell’immobile
  • Dichiarazione di conformità
  • Certificazione di conformità e collaudo degli impianti

L’ufficio responsabile ha 30 giorni per analizzare la documentazione.

Se completa, il certificato sarà pronto in 10 giorni; altrimenti, potrebbero essere richieste integrazioni, prolungando i tempi.

Quanto costa?

Il costo varia principalmente in base al compenso dei tecnici coinvolti e alle spese fisse comunali. Il compenso può variare molto, arrivando anche a 1500€.

Dovrai inoltre includere i diritti di segreteria, le spese del collaudo statico e la verifica di conformità degli impianti.

Si può vendere un immobile senza certificato di agibilità?

Secondo la giurisprudenza e la Corte di Cassazione, per vendere una proprietà è sufficiente che presenti i requisiti per ottenere l’agibilità.

La Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA) è necessaria solo in casi specifici come nuove costruzioni, edifici mai certificati, ricostruzioni, sopraelevazioni e interventi che influiscono su sicurezza e igiene.

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