L’anticipo del TFR per la prima casa si rivela particolarmente utile in un momento cruciale della vita di ogni persona, in cui le spese sono numerose e spesso impreviste.
È quindi possibile richiederlo anche prima della cessazione del rapporto lavorativo.
Vediamo come funziona e quali documenti servono.
Quando è possibile richiedere l’anticipo del TFR per la prima casa?
Se con il prestito tramite cessione del quinto ricevi una somma immediata da restituire attraverso rate mensili con una trattenuta del 20% sulla busta paga, l‘anticipo del TFR per la prima casa si differenzia in quanto la somma che ricevi ti spetta di diritto, e la tua richiesta è di anticiparla rispetto alla scadenza.
In Italia, i dipendenti possono richiedere una parte del TFR anticipato per acquistare la prima casa: l’importo massimo ottenibile è il 70% del totale maturato, ed è possibile richiederlo da chiunque abbia lavorato per almeno 8 anni consecutivi presso la stessa azienda.
I limiti previsti dalla legge
Non esistono motivi specifici per cui il datore di lavoro possa rifiutare l’anticipo del TFR per la prima casa, ma può essere concesso solo al 10% dei dipendenti che ne hanno diritto ogni anno, o al massimo al 4% della forza lavoro complessiva. Se troppi colleghi hanno già richiesto l’anticipo, potrebbe essere necessario attendere l’anno successivo.
Puoi richiedere l’anticipo del TFR per la prima casa solo per te o per i tuoi figli maggiorenni: non puoi utilizzarlo per acquistare immobili da intestare ad altri parenti, come coniuge o parenti di altro grado.
Infine, il TFR anticipato può essere richiesto una sola volta durante il rapporto di lavoro e può essere utilizzato anche per altre spese importanti, come cure mediche, congedi parentali o ristrutturazioni.
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Quali sono i documenti necessari?
Per richiedere l’anticipo del TFR, è necessario presentare una domanda scritta al tuo datore di lavoro, consegnandola a mano o tramite raccomandata. Nella domanda devono essere inclusi:
- dati anagrafici e copia del documento d’identità;
- numero di anni lavorati presso l’azienda;
- percentuale di TFR che desideri ricevere.
In aggiunta, dovrai allegare documenti che comprovino l’acquisto della casa, come:
- un atto notarile che certifichi che il TFR non è vincolato ad altri impegni;
- il contratto preliminare di vendita o l’atto di proprietà redatto dal notaio;
- il certificato di residenza (se già ottenuto);
- la dichiarazione dei redditi che attesti l’assenza di altre proprietà intestate a tuo nome.
Per ristrutturazioni, invece, sarà necessario presentare la concessione edilizia e le fatture relative all’acquisto dei materiali.
Tassazione dell’anticipo del TFR
Il TFR anticipato è soggetto a una tassazione diversa rispetto allo stipendio ordinario: la somma lorda viene calcolata e successivamente, si applica l’aliquota IRPEF corrispondente.
Il prelievo fiscale previsto sull’anticipo è dell’11%, ma si riduce dello 0,30% per ogni anno di contributi oltre il quindicesimo.
Dopo aver ricevuto l’anticipo, continuerai ad accumulare TFR come al solito, e al termine del rapporto lavorativo riceverai la parte rimanente, tassata con le stesse regole.
Ristrutturazioni con anticipo TFR
Se hai già acquistato la prima casa ma devi ristrutturarla, puoi richiedere l’anticipo del TFR anche per questo scopo.
Le condizioni sono le stesse: devi aver lavorato per almeno 8 anni con la stessa azienda, puoi richiedere fino al 70% del TFR accumulato, e solo per te o per i tuoi figli maggiorenni. In questo caso, dovrai anche fornire la concessione edilizia e le fatture per l’acquisto dei materiali.
L’anticipo del TFR è un ottimo strumento per ottenere liquidità necessaria per acquistare o ristrutturare casa.