La scadenza per il pagamento Imu è fissata in due date precise per i contribuenti: il 16 giugno per la prima rata o acconto, e il 16 dicembre per la seconda rata o saldo. La legge inoltre consente ai proprietari immobiliari di versare l’imposta in un’unica soluzione entro il 16 giugno.
E se un contribuente dimentica di effettuare il pagamento Imu? È possibile regolarizzare la situazione tramite la procedura di ravvedimento operoso. Vediamo in che modo.
Chi paga l’Imu?
Deve pagare l’Imu chiunque sia proprietario di immobili in Italia, ad eccezione di quelli adibiti ad abitazione principale (a meno che non sia immobile di lusso).
Dovranno quindi pagare l’Imu tutti i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili o terreni agricoli.
Sanzioni per il mancato pagamento
Le sanzioni eventualmente applicate per il mancato pagamento dell’Imu sono di natura tributaria. Vengono applicate le regole del ravvedimento operoso e le modalità di determinazione delle sanzioni.
Il contribuente ha quindi la possibilità di regolarizzare la propria situazione versando l’Imu in ritardo rispetto alle scadenze previste. Dovrà pagare l’importo dovuto all’erario, aggiungendo le sanzioni e gli interessi, che aumentano man mano che passa il tempo rispetto alla scadenza originale del pagamento.
Sanzioni ridotte
A prescindere dal ravvedimento operoso, sono previste delle sanzioni amministrative in caso di ritardo nel pagamento. L’entità della sanzione varia in base ai giorni di ritardo:
- È prevista una penalità del 15% per il ritardo compreso tra i 15 e i 90 giorni
- Nel caso il ritardo sia inferiore ai 15 giorni, la penalità del 15% viene ridotta di un quindicesimo per ogni giorno
- Nel caso il ritardo sia superiore ai 90 giorni, la penalità viene elevata al 30%
Ravvedimento operoso
Per quanto riguarda il ravvedimento operoso, anche in questo caso esistono varie tipologie in base ai giorni trascorsi dalla data di mancato pagamento. Nel dettaglio:
- Ravvedimento super breve: se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza prevista, si applica una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo nel regolare il versamento entro il termine stabilito. Questa sanzione corrisponde a un decimo dell’importo dell’ammenda ordinaria dell’1%.
- Ravvedimento breve: se il pagamento viene effettuato tra il quindicesimo e il trentesimo giorno dalla scadenza, la penalità è dell’1,5% sull’importo dell’imposta dovuta.
- Ravvedimento medio: se la regolarizzazione avviene tra il trentunesimo e il novantesimo giorno dalla scadenza, si applica penalità dell’1,67% calcolata sull’importo dell’Imu.
- Ravvedimento lungo: pagamento effettuato dopo il novantesimo giorno ma entro un anno dalla scadenza, con una sanzione del 3,75%
- Ravvedimento lunghissimo: se il ritardo supera il termine di dodici mesi la sanzione è pari al 4,29%.
Pagamento oltre i due anni
Se il contribuente effettua il pagamento dell’Imu oltre due anni rispetto alla scadenza prevista, la sanzione aumenta al 5%. Nel caso in cui la regolarizzazione avvenga dopo la notifica del verbale di constatazione, ma prima dell’emissione della cartella esattoriale, la sanzione aumenta al 6% e si aggiunge all’importo dell’Imu da pagare.