Posso vendere la mia casa con un mutuo attivo?
Questo è uno degli interrogativi più frequenti che vengono posti nel periodo storico in cui viviamo. Molte famiglie, non potendo pagare in contanti l’acquisto di una nuova casa, ricorrono agli istituti bancari per richiedere mutui decennali. Con il passare del tempo, però l’evolversi della vita prende sfaccettature diverse e spesso inaspettate, si può prospettare un trasferimento in un’altra città o più semplicemente cambiando le esigenze familiari, si avverte il bisogno di comprare un appartamento con caratteristiche differenti. Avere un mutuo attivo sul proprio appartamento però non costituisce un limite o un impedimento per la vendita l’immobile.
Come muoversi per vendere casa con mutuo attivo
Di sicuro ti starai chiedendo quali sono i passi da seguire per poter vendere la tua casa con mutuo attivo, le dinamiche sono semplici, nello specifico ci sono tre possibilità d’azione, puoi:
- Estinguere il mutuo prima di stipulare l’atto di vendita.
- Estinguere il mutuo al momento del rogito e accenderne uno nuovo.
- Effettuare l’accollo del mutuo.
La via più semplice e meno complessa per vendere casa con mutuo attivo sarebbe quella di estinguere il mutuo prima di effettuare la vendita. Questa soluzione però è una delle opzioni meno presa in considerazione, poiché implica il disborso di una spesa troppo onerosa, che non sempre si ha la forza economica per affrontare. Le operazioni più gettonate sono dunque, l’accollo del mutuo e l’estinzione al momento del rogito, queste manovre prevedono l’intervento di un notaio e la super visione di un impiegato bancario specializzato, in grado di poter gestire sapientemente le differenti fasi di estinzione o passaggio del mutuo. Il notaio dovrà assicurarsi che l’estinzione sia andata a buon fine e allo stesso tempo accertare che non vi siano eventuali ipoteche che gravino sull’acquirente.
Estinguere il mutuo al momento del rogito e accenderne uno nuovo
Se vuoi vendere la tua casa e chiudere il mutuo con i soldi ricavati dalla vendita dell’immobile, la soluzione numero due è quella più adatta alle tue esigenze. Questa manovra è estremamente comune, ma allo stesso tempo decisamente delicata, per un’ottima riuscita è importante infatti che tutte le parti attive che entrano in gioco nella vendita, siano in completo accordo. Una buona quota del denaro ricavato dalla vendita infatti dovrà essere destinata all’estinzione del mutuo. Ma come fare? La procedura è leggermente complessa: il mutuo attivo non può essere chiuso se non c’è il denaro, d’altro canto la banca non eroga la somma all’acquirente se non c’è l’atto di vendita. Per poter concludere nel miglior dei modi questa procedura è indispensabile l’intervento di un intermediario bancario, che dovrà attivarsi per agevolare le operazioni e verificare, anche grazie alle competenze messe in campo dal notaio, che tutto proceda correttamente. Estinguere il vecchio mutuo e accenderne uno nuovo è una manovra che non implica nessun costo aggiuntivo né prevede mora, se il primo mutuo è stato acceso nel periodo successivo al 2 febbraio 2007. Un altro aspetto importante da considerare è la rimozione dell’ipoteca, la banca dell’acquirente applicherà un ipoteca sull’immobile di secondo grado, che si trasformerà in primo grado quando la banca del venditore rimuoverà la sua ipoteca.
Accollo del mutuo: come funziona?
La procedura di accollo del mutuo è decisamente la più fattibile delle opzioni, in questo caso l’acquirente subentra nel contratto di mutuo stipulato in precedenza tra la banca erogatrice e il vecchio proprietario. L’accollo prevede che l’acquirente si “accolli” per intero tutte le condizioni di mutuo concordate in precedenza. Questo atto è proficuo qualora i vincoli contrattuali siano convenienti e soddisfino appieno le esigenze economiche del nuovo proprietario, in caso contrario non è un’opzione consigliata. Nel periodo attuale i prezzi degli immobili sono a ribasso e capita spesso che il valore da restituire alla banca sia superiore rispetto a quello reale della casa, proprio per questo fenomeno molte volte accade che la banca in primis, rifiuti l’accollo del mutuo e ne suggerisca l’accensione di uno nuovo. Se l’accollo risulta fattibile e conveniente per l’acquirente, è importante che il vecchio proprietario ottenga la liberatoria da parte della banca. La liberatoria è un documento fondamentale con il quale l’istituto bancario esonera il venditore da ogni responsabilità sull’immobile venduto. Questa dichiarazione fa sì che il vecchio proprietario non debba intervenire nel caso in cui l’acquirente non paghi o salti delle rate del mutuo.