Nel settore immobiliare, i mutui e i prestiti giocano un ruolo fondamentale per l’acquisto di una casa.
Tuttavia, è importante essere consapevoli dell’esistenza del tasso usuraio: se hai acceso un mutuo o un finanziamento ma la rata ti sembra particolarmente alta, verifica se il tasso è nella soglia prevista dalla legge. Vediamo come.
Cos’è il tasso usuraio?
Il tasso di interesse rappresenta il costo del denaro preso in prestito e non può superare un certo limite, stabilito trimestralmente dalla Banca d’Italia. Quando questo limite, noto come tasso soglia, viene superato, si parla di tasso usurario.
Secondo la legge, un tasso di interesse è considerato usurario quando eccede del 50% la media dei tassi applicati dalle banche e dagli istituti finanziari.
Esistono due tipologie principali di tassi usurari:
- Tasso di usura originario, che è presente fin dall’inizio del contratto;
- Tasso di usura sopravvenuto, che diventa usurario durante la durata del contratto.
Perché è rilevante nel settore immobiliare?
Nel contesto immobiliare, il tasso usuraio assume una particolare importanza. I mutui casa spesso coinvolgono somme elevate e periodi di rimborso lunghi, il che rende cruciale l’attenzione ai tassi di interesse.
Un tasso usuraio potrebbe tradursi in pagamenti mensili insostenibili, mettendo a rischio l’intero investimento immobiliare e, in casi estremi, portare alla perdita dell’immobile stesso.
Se hai acceso un mutuo e la rata ti sembra troppo alta, effettua una verifica per scoprire se si tratta o no di tasso usuraio. Affidati a professionisti del settore per capire cosa fare.
Come verificare se un tasso è usuraio?
Per verificare se un tasso di interesse rientra nella categoria dei tassi usurari, è possibile consultare il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) per ogni tipo di operazione finanziaria.
Questi valori sono pubblicati regolarmente sulla Gazzetta Ufficiale, oltre che sui siti web della Banca d’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono risorse accessibili a tutti, e permettono di proteggersi nel caso in cui si sospetti di essere incappati in un tasso usurario.
Le tabelle con i valori TEGM, valide per il trimestre in corso, sono semplici da consultare e includono informazioni dettagliate:
- Periodo di riferimento: indica le date di inizio e fine del trimestre per cui è valido il tasso effettivo globale medio.
- Categoria di operazione: specifica il tipo di operazione finanziaria a cui si riferisce il TEGM.
- Classe di importo: definisce l’intervallo di denaro per ciascuna operazione, determinando quale tasso medio e tasso soglia si applicano.
- Tasso medio: rappresenta il tasso effettivo globale medio stabilito dai decreti ministeriali del trimestre.
- Tasso soglia: è il limite oltre il quale il tasso applicato diventa usurario, come definito dall’art. 2 della Legge n. 108 del 1996.
Il tasso soglia
Per determinare se un tasso è usuraio, è necessario confrontarlo con il tasso soglia fissato per il periodo in cui è stato stipulato il contratto.
Questo valore è disponibile sul sito della Banca d’Italia, che ogni trimestre rileva i tassi di interesse medi applicati dalle banche sui mutui e altri tipi di finanziamento. Da questi dati si ottiene il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM).
Il tasso soglia viene calcolato aumentando del 25% il tasso medio e aggiungendo ulteriori 4 punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può mai superare gli 8 punti percentuali; se lo supera, il tasso è considerato usurario.
Cosa fare in caso di usura?
Se scopri che sul tuo mutuo grava un tasso usurario, il contratto può essere dichiarato nullo. In caso di tasso usurario sopravvenuto, non sei obbligato a pagare gli interessi.
In questa situazione, è necessario presentare un reclamo alla banca che ha emesso il mutuo, includendo tutti i dettagli del contratto. Se non si raggiunge una soluzione soddisfacente tramite l’arbitro bancario e finanziario, è possibile portare la questione davanti all’autorità giudiziaria.